Regione: Abruzzo, Lazio, Marche
Con i suoi 141.341 ettari, perlopiù in territorio abruzzese, il parco accosta alcune delle più alte vette appenniniche (che sfiorano i 3.000 m) agli ambienti mediterranei dell’Adriatico. Questa differenza, unita a diversi substrati litologici, determina un’eccezionale biodiversità vegetale, difficilmente riscontrabile in altre aree protette italiane ed europee: oltre un terzo di tutte le specie di piante superiori presenti in Italia vive nel parco, e 12 specie sono endemiche del territorio del suo territorio, ovvero non si trovano in nessun posto al di fuori di esso. Anche tra gli animali vi è notevole ricchezza, in particolare tra gli anfibi, ma anche per alcune tra le specie più rare dell’Appennino, come il camoscio, il lupo, l’aquila reale.
Le specie
Androsace abruzzese

Foto di Fabio Conti – scheda su Acta Plantarum

Foto di Fabio Conti – scheda su Acta Plantarum
Questa esile pianta, parente delle primule, forma piccoli cuscinetti alti da 1 a 3 cm, che all’inizio dell’estate si coprono di appariscenti fiori rosa o bianchi.
Nome scientifico
Androsace mathildae Levier
Famiglia
Primulaceae
Ambiente
Vive tra le rocce calcaree di alta quota del Gran Sasso e della Maiella, tra 2100 e 2900 m.
Categoria di rischio d’estinzione
LC (Least Concern = A minor rischio) a livello globale
Lo sai che
Per molto tempo si è creduto che la specie fosse presente anche in Montenegro, ma poi analisi morfologiche e genetiche hanno chiarito che si trattava di specie distinta; Androsace mathildae è pertanto una specie endemica della sola regione abruzzese. Il nome della specie e una dedica del suo primo descrittore Levier alla moglie Matilde, che per prima l’individuò durante un’ascensione al Gran Sasso. La specie è protetta a livello europeo e la sua presenza richiede la designazione di zone speciali di conservazione e una protezione rigorosa (Direttiva “Habitat” 932/43/CEE).
Adonide gialla

Foto di Attilio Marzorati – da Acta Plantarum

Foto di Marinella Miglio – da Acta Plantarum
Pianta erbacea con foglie divise in lacinie larghe appena 1 mm; in primavera produce grandi fiori (4-7 cm di diametro) di colore giallo intenso, imprimendo decise e vivaci macchie di colore ai pascoli dove vive.
Nome scientifico
Adonis vernalis L
Famiglia
Ranunculaceae
Ambiente
Vive in prati aridi e pascoli, di solito entro i 1000 m di quota.
Categoria di rischio d’estinzione
EN (Endangered = Minacciata) a livello globale.
Lo sai che
Adonis vernalis ha un areale esteso tra Europa e Asia, ma in Italia si trova esclusivamente in Abruzzo, dove si riteneva estinta ed è stata confermata solo poco tempo fa (fine anni ’90). Le popolazioni abruzzesi sono molto lontane (disgiunte) dall’area principale di distribuzione euroasiatica di A. vernalis, ed è possibile che siano popolazioni relitte del periodo di maggiore espansione della specie durante l’ultima glaciazione. Si tratta di una specie a rischio di estinzione, minacciata da diversi fattori tra cui la raccolta indiscriminata. La gravità della minaccia derivata dalla raccolta indiscriminata a fini commerciali ha indotto le istituzioni a proteggere a livello internazionale A. vernalis della quale è proibito il commercio internazionale dalla Convenzione CITES, il cui scopo è quello di garantire che nessuna specie di fauna o flora selvatiche divenga o sia soggetta ad uno sfruttamento insostenibile a causa del commercio internazionale. La CITES protegge analogamente altre specie particolarmente belle e appariscenti, quali per esempio le orchidee e i ciclamini selvatici.