Parco Nazionale del Vesuvio

Regione: Campania

 

Contraddistinto dall’inconfondibile cono vulcanico del Vesuvio, il Parco occupa una superficie di solo 7.259 ettari che si estendono in prossimità della città di Napoli. Il tratto più distintivo è certamente il complesso vulcanico Somma-Vesuvio, con l’attuale cono vulcanico del Vesuvio, più recente, all’interno di un “recinto” costituito dal più antico Monte Somma, con la Valle del Gigante a separarli. L’aspetto geologico legato al vulcanesimo è un aspetto di grande interesse nel Parco, ma anche la biodiversità non è da meno: centinaia di specie di piante vivono in questo territorio, che, essendo l’unico rilievo montuoso in un’area pianeggiante, è un sito molto importante anche per la fauna, soprattutto gli uccelli migratori. Molto particolari anche le comunità pioniere che colonizzano le deposizioni laviche relativamente recenti, caratterizzate ad esempio da distese di Stereocaulon vesuvianum, un lichene tipico dell’area vesuviana.

 

Sito ufficiale

Le specie

Orchide italiana

Foto di Giuseppe Sardi – da Acta Plantarum

Foto di Vito Buono – da Acta Plantarum

Questa orchidea selvatica può raggiungere i 50 cm di altezza; presenta due organi bulbosi sotterranei, da cui partono da 5 a 10 foglie allungate, al centro delle quali si erge il fusto che porta numerosi piccoli fiori rosei.

Nome scientifico
Orchis italica Poir.

Famiglia
Orchidaceae

Ambiente
Vive in prati aridi, garighe, macchie e boschi aperti, fino a 1350 m di quota.

Categoria di rischio d’estinzione
LC (Least concern = A minor rischio) in Italia e a livello globale.

Lo sai che
Sebbene il nome della specie potrebbe trarre in inganno, Orchis italica non è una specie endemica italiana, ma è presente in diverse aree del Bacino mediterraneo; in Italia è assente solo al nord e in Sardegna. Nonostante la sua ampia area di distribuzione, le popolazioni di questa specie registrano un generale declino in diverse aree a causa per esempio dell’urbanizzazione, del pascolo intensivo, ma anche della raccolta indiscriminata. Questa specie è denominata anche “uomo nudo” per la particolare conformazione dei fiori, che ricordano appunto una figura umana, sebbene questo particolare aspetto sia in realtà molto diffuso tra le orchidee spontanee della nostra flora.

Elicriso litoraneo

Foto di Daniela Longo – da Acta Plantarum

Foto di Ennio Cassanego – da Acta Plantarum

Cespuglio con rami leggermente lignificati, che portano foglie sottili e allungate, molli. I piccoli fiori, gialli o aranciati, sono portati in capolini sferici riuniti a mazzi all’apice dei fusti, e circondati da piccole squame di consistenza cartacea.

Nome scientifico
Helichrysum litoreum Guss

Famiglia
Asteraceae

Ambiente
Rupi calcaree e su vulcaniti, perlopiù presso il mare.

Categoria di rischio d’estinzione
LC (Least concern = A minor rischio) a livello globale

Lo sai che
Helichrysum litoreum è una pianta endemica dell’Italia, dove è presente sulla costa delle regioni tirreniche (con l’esclusione di Liguria e Calabria), in Sicilia e Sardegna. Come tutte le specie di elicriso, questa pianta è fortemente aromatica, e se stropicciata emana un odore che ad alcuni ricorda quello della liquirizia; tutte le specie del genere Helichrysum sono ricche di olii essenziali e altre sostanze che conferiscono a queste piante diverse proprietà, tra cui quelle medicinali, note sin dall’antichità. Il nome del genere “Helichrysum” deriva dal greco “helios” (sole) e “chrysos” (oro) per il colore giallo brillante dei suoi fiori, mentre “litoreum” indica la sua preferenza per i siti vicino al mare, litoranei.